Nel rione Gavinana-Bandino, quasi al limitare della città, c’è un tratto di via Benedetto Fortini che scende verso via del Paradiso e che è popolarmente indicato come “colle dei moccoli”.
Sul nome dato a questo tratto di strada disponiamo di un paio di versioni. La prima è che, trattandosi di una salita molto ripida (18% di pendenza), i contadini che portavano con il barroccio la frutta e la verdura trovavano grandi difficoltà ad affrontarla rimanendo spesso sfiniti sul selciato e sfogando allora la propria rabbia con una serie di moccoli. Il moccolo, come è noto, è l’equivalente gergale della bestemmia.
Ma abbiamo anche un’altra versione sul perché di questo nome. Per la processione del Corpus Domini le persone che abitavano in quella via andavano a cercare i gusci delle chiocciole e, dopo averli riempiti d’olio, li accendevano con uno stoppino. I gusci venivano posizionati come ‘moccoli’ di candele sopra i muri di via di Ripoli e di via del Paradiso fino in cima alla salita che, proprio per questo, avrebbe assunto quel nome.
C'è infine un’altra curiosità su questa salita. Si dice infatti che il grande Gino Bartali in allenamento la affrontasse tanto agevolmente da percorrerla addirittura senza tenere le mani sul manubrio!