Dedichiamo questo numero della rubrica "Consigli di lettura" a Philip Roth, osservatore attento e instancabile della società americana, recentemente scomparso all'età di 85 anni, senza aver vinto il premio Nobel per la letteratura anche se da anni era nella lista dei candidati.
Tanti i libri che l'hanno reso universalmente famoso: dai primi testi come Goodbye, Columbus del 1959 all'ormai classico Il lamento di Portnoy del 1969, passando per Lo scrittore fantasma, Zuckerman scatenato e Il professore di desiderio. Il capolavoro che consacra Roth nell'Olimpo della letteratura mondiale è però Pastorale americana del 1997, che gli vale il premio Pulitzer, un affresco di quell'America del dopoguerra che prometteva tanto ma che nei suoi angoli nascosti celava lati oscuri che avrebbero distrutto i cuori e le menti di chiunque.
L'ultimo libro: Nemesi ha segnato l'addio di Roth alla letteratura. E' la storia del 23enne Bucky Cantor, un animatore di un campo giochi dedito ai suoi ragazzi. Cantor è costretto a combattere la sua privata battaglia contro una spaventosa contro una spaventosa epidemia di polio, che colpisce e uccide i suoi piccoli.
Nel catalogo delle Biblioteche puoi trovare tutti i titoli del grande scrittore americano e scegliere quale leggere e prendere in prestito. E se sei un appassionato della lettura digitale su DigiToscana MediaLibraryOnline alcuni titoli sono scaricabili anche in formato ebook. Ti consigliamo, infine, l'ascolto di Philip Roth raccontato da Elena Loewenthal (10/11/2015).
«La fine è così immensa, è la sua stessa poesia. Non ha bisogno di grande retorica, ma solo di parole semplici». (da Il fantasma esce di scena)