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Percorso: Home > Articoli per newsletters > Quartiere 5 > SE CI PASSI FERMATI > TORRE DEGLI AGLI
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Passando per via Torre degli Agli, salta agli occhi la mancanza, appunto, di una torre. Il castello si trovava in una posizione strategica, da cui dominava la pianura circostante e la via Polverosa, che collegava Firenze, Prato e Pistoia. La torre prende il nome dagli Agli, famiglia di mercanti che possedeva il castello nel XIV secolo e che ricoprì importanti cariche nel governo della Repubblica fiorentina. Nel XVII secolo l’edificio passò alla famiglia Panciatichi, che lo trasformò in una villa, affidando a Bernardino Poccetti la decorazione pittorica. In questo periodo fu dedicata particolare cura anche al giardino: nacque qui per la prima volta – e, pare, per fortuito caso - la bizzarria, un agrume in parte cedro, in parte arancia e in parte limone, di cui parla anche Francesco Redi in una sua lettera al Granduca. A questo strano frutto deve il nome il vicino Giardino della Bizzarria. Sul muro della cantonata destra della villa, verso via Lippi e Macia, si trova il tabernacolo degli Agli, storicamente punto di riferimento e di devozione per i viandanti e motivo di pregio per la famiglia data la qualità della pittura, ricordata anche dal Vasari, secondo il quale sarebbe stata un’opera del Veneziano, allievo di Agnolo Gaddi. Dal 1987 gli affreschi sono in custodia alla vicina chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, mentre all’interno del tabernacolo è stata posta una copia ottocentesca di un particolare della Sant’Anna Metterza (cioè insieme alla Madonna col Bambino) di Masaccio e Masolino. L’importanza della villa e della famiglia proprietaria sono testimoniate anche da alcuni fatti storici ricordati da due lapidi, una interna e una esterna all’ingresso: nel 1589 Ferdinando I vi attese la futura sposa Cristina di Lorena e nel 1608 vi fu ospitata Maria Maddalena d’Austria prima dell’entrata trionfale in città in occasione delle sue nozze con Cosimo II. Durante la Seconda Guerra mondiale la torre fu utilizzata dai nazisti come punto di avvistamento e nel 1944 fu fatta crollare dalle retroguardie tedesche.