L’ imminente trasferimento della Scuola dei Marescialli nella nuova sede di Castello libera uno spazio straordinario in qualità e quantità (20.489 metri quadrati) che potrà essere restituito alla città, soprattutto nella prospettiva dell’estensione del Museo di Santa Maria Novella recuperando la dimensione unitaria del magnifico complesso domenicano, in parte smembrato dalle scelte funzionali e urbanistiche operate nel corso dell’800 e del ‘900.
In vista di questo scenario sono stati programmati diversi appuntamenti che serviranno per riprendere contatto con questi ambienti e per cominciare a elaborare le scelte per il futuro.
Prima tappa il 9 ottobre, quando gli spazi dell’ex Caserma saranno aperti al pubblico per tutto il giorno gratuitamente, in una sorta di ‘Santa Maria Novella day’.
Il 22 ottobre nel Chiostro Grande si svolgerà una maratona della cultura, occasione di ascolto dei cittadini che potranno esprimersi sulla futura destinazione del luogo.
Dal 15 dicembre al 15 gennaio gli ambienti del Chiostro Grande, della Cappella del Papa e del Dormitorio Settentrionale, che entreranno a far parte del percorso museale, saranno aperti gratuitamente al pubblico, per offrire alla cittadinanza un’anteprima della futura espansione del percorso di visita del grande Museo di Santa Maria Novella.
In questi giorni viene inoltre lanciato un concorso internazionale rivolto a imprese, cittadini, enti pubblici e privati, aziende, università, per far pervenire idee e progetti sul futuro della caserma. Con un punto fermo: gli spazi dovranno promuovere la cultura scientifica e tecnologica.
Come cambierà il museo
Oggi il percorso di visita del Complesso Monumentale di Santa Maria Novella include la Basilica e gli ambienti del convento adibiti a Museo (Chiostrino dei Morti, Chiostro Verde, Cappellone degli Spagnoli, Cappella degli Ubriachi e Refettorio). L’attuale area museale del complesso di Santa Maria Novella passerà da 5.900 metri quadrati a 10.300 perché entreranno a farne parte i magnifici ambienti conventuali (Chiostro Grande, Cappella del Papa e gli antichi Dormitori).
Il Chiostro Grande. Edificato nel Trecento, il Chiostro Grande è così detto per le monumentali dimensioni dei suoi lati. E’ il più grande chiostro di Firenze, composto da ben 56 campate a tutto sesto. Ospita uno straordinario ciclo di affreschi con 53 lunette dipinte nel ‘500 da alcuni dei grandi maestri del manierismo fiorentino tra cui Alessandro Allori, Santi di Tito e il Poccetti.
Cappella del Papa. Al primo piano del Chiostro Grande si trova la Cappella del Papa, prezioso capolavoro della pittura fiorentina nella fase di transizione fra Rinascimento e Manierismo. Fu edificata per Leone X de’ Medici in occasione della sua entrata a Firenze il 30 novembre 1515 e la decorazione fu affidata a Ridolfo del Ghirlandaio e portata a termine dal giovane Pontormo.
Dormitorio. Delimita il lato settentrionale del Chiostro Grande e venne costruito presumibilmente tra tredicesimo e quattordicesimo secolo; si distingue per la maestosità dell’ambiente spartito in tre navate da snelli pilastri che sostengono volte a crociera. Sulle sue parti si conservano alcuni resti dell’originaria decorazione pittorica.
Monastero Nuovo. Destinato alle Monache benedettine di Santo Stefano, fu fondato nel ‘500 per volontà testamentaria di Eleonora di Toledo, alterando l’ala ovest del Chiostro Grande che ospitava gli appartamenti papali e occupando poi tutta l’area ad occidente del convento domenicano. Soppresso nel 1810, dal 1824 il monastero fu adibito a sede dell’educandato femminile della Santissima Annunziata e ristrutturato dall’Architetto Giuseppe Martelli a cui si deve la progettazione dell’aula magna con lo splendido scalone del vestibolo.
Foto: Il Chiostro Grande (Fonte immagine commons.wikimedia.org)