
“Lo stagnino volante”, così si potrebbe sintetizzare la storia di Giovanni Luder, il primo fiorentino a volare sopra la sua città. Di professione faceva l’idraulico, era appassionato di meccanica e a sorpresa si scoprì anche pioniere del volo. Alle 19 di una calda giornata estiva il nostro, insieme all’amico Angiolo Fioravanti, si presentò in piazza del Carmine, di fronte ad una folla di curiosi; il Fioravanti, che avrebbe dovuto essere il pilota designato dell’aerostato (mongolfiera), era però troppo pesante per consentirne il sollevamento da terra e toccò quindi a Luder (che aveva messo a punto la parte tecnica e strumentale) l’onere e l’onore di salire sul velivolo. Il volo durò circa due ore e si concluse nei pressi di Pontassieve tra facce stralunate degli abitanti del luogo, che forse temevano un “incontro ravvicinato del terzo tipo”. L’eco dell’impresa raggiunse ogni angolo di Firenze e anche buona parte del Granducato e Ferdinando III, entusiasta dell’evento, lo proclamò “Fontaniere regio” elargendogli anche una cospicua somma in fiorini d’oro. Alcuni anni fa il Comune di Firenze ha dedicato a Luder una via e naturalmente non poteva che essere quella di fronte all’aeroporto di Peretola.