A partire dal '700 la morte cessa di essere uno spettacolo pubblico e il letto di morte diventa il luogo privilegiato delle emozioni che accompagnano il momento estremo.
Lo spazio cimiteriale prolunga questa intimità e dà l’illusione di un legame affettivo ancora operante col defunto, e attraverso testimonianze scritte e visive ne intrattiene e perpetua il ricordo. In questa prospettiva, assumono un particolare significato gli epitaffi e le ultime parole attribuite al defunto prima dell’istante fatale.